Territorio vitivinicolo Albeisa

La bottiglia Albesia

La bottiglia Albeisa prende il suo nome dalla città di Alba, nelle Langhe, in provincia di Cuneo. La bottiglia Albeisa è stata introdotta all’inizio del Settecento dai produttori della zona di Alba per contraddistinguere i propri vini. Oggi viene utilizzata in Piemonte soprattutto per i vini rossi delle Langhe come il Barolo, la Barbera e il Dolcetto. E’ caratterizzata da una spalla pronunciata, per trattenere i sedimenti eventualmente presenti nel vino, soprattutto in quelli da invecchiamento come i vini rossi tipici delle Langhe.

 

Carta in rilievo
Quando si legge Albeisa si pensa a bottiglia, LA BOTTIGLIA nata nel ‘700, forgiata dagli antichi maestri vetrai, quando i produttori del circondario Albese vollero per i propri vini un contenitore unico e distinguibile che li nobilitasse al pari delle più note borgognotte e bordolesi d’Oltralpe. Nel 1973 grazie all’intuizione di 16 produttori albesi, ispirati da Renato Ratti, la bottiglia ALBEISA viene riprodotta e regolamentata tramite un preciso Statuto che mai prima era stato messo in atto per disciplinare e controllare l’utilizzo di un contenitore. L’innovazione, unica nel suo genere, non è quella di riprodurre una vecchia bottiglia ma quella di legarla ad un territorio e di regolamentarne il suo utilizzo all’interno del territorio stesso.

E per comprendere le potenzialità e le ricchezze del territorio dove si produce l’Albeisa si può (e si deve!) far riferimento alla carta 3D.
Infatti è anche un Consorzio dedicato a promuovere i grandi vini dell’albese a livello globale con l’obiettivo di valorizzare il ricco patrimonio vitivinicolo di Langa e Roero e attraverso la carta 3D questa valorizzazione raggiunge i vertici delle sue potenzialità.

Tutti concordano che, ad oggi, una delle eccellenze Italiane del vino a livello internazionale è rappresentata dalla regione Piemonte, di cui le luci della ribalta hanno toccato in maniera particolare la zona e i Vini delle Langhe. Se si vuole comprendere la bellezza e la varietà di questo territorio non si può non acquistare la carta 3D delle langhe nella quale ben evidenti sono le diverse peculiarità dei territori. Le Langhe, infatti,  si suddividono in Alta e Bassa Langa, la bassa Langa si trova a nord tra i fiumi Tanaro e Belbo ed è riconosciuta in tutto il mondo per i suoi vini ad oggi più prestigiosi come il Barolo ed il Barbaresco, il Dolcetto d’Alba e di Dogliani …. L’Alta Langa si trova invece più a Sud ed ha colline che sono nettamente più ripide e che toccano anche i 750 mt o più dove troviamo in sviluppo da tempo la produzione di Alta Langa, Moscato e Barbera.Langhe Roero e Monferrato è una macro area all’interno della quale troviamo tanto dal punto di vista enologico, dato che si parla di una zona ricca di varietà di uve coltivate e che qui trovano la massima espressione.
Questo territorio, dal 2014, è stato riconosciuto come Patrimonio culturale Unesco nel 2014.

Albeisa
Carrello